Val Viola

Alta Valtellina

Circondata dalle imponenti montagne che fanno parte del gruppo della Cima Piazzi e della Corna di Campo, la Val Viola è una valle alpina che prende vita dalle acque del torrente Viola. Una lunga serie di cime oltre i tremila metri fa da cornice allo splendido scenario naturale che si presenta davanti agli occhi dei visitatori: tra le vette più importanti è possibile individuare la Cima Piazzi (3.439 metri), la Cima Viola (3.374 metri) e la Cima Dosdé (3.280 metri).

Completamente immersa nel verde, la Val Viola rappresenta una vera e propria oasi naturale, costellata di antiche malghe ed abitazioni tradizionali, ancora oggi utilizzate dagli allevatori per trascorrere l’estate al pascolo con il bestiame, per la mungitura e la produzione di formaggio d'alpe.

Cosa fare in Val Viola

Oltre 30 km di sentieri e 10 km di strade offrono svariate possibilità di escursioni di diverso tipo, difficoltà e lunghezza. L'escursionismo non è però l'unica possibilità che la Val Viola offre ai propri turisti: sia d'estate che d'inverno potrete cimentarvi, da soli, in coppia o con tutta la famiglia, in un'infinità di attività oppure semplicemente rilassarvi approfittando della tipica quiete che regala l'alta montagna.

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Flora e fauna

La Val Viola Bormina è riconosciuta dal 2003 come un Sito di Importanza Comunitaria (SIC); è pertanto un’area naturale protetta, appartenente alla Rete Natura 2000 (Direttiva CEE 1992/43), che ha l'obiettivo di garantire la sopravvivenza a lungo termine di alcune specie animali e vegetali di importanza europea.

Il SIC “Val Viola Bormina – Ghiacciaio di Cima dei Piazzi” è un'area con un elevato pregio naturale e paesaggistico, estesa per circa 6000 ettari, in cui è possibile osservare ben 14 habitat naturali e seminaturali, anche grazie alle attività di uso tradizionale della montagna, che ancora persistono.

La zona è particolarmente ricca di fauna selvatica ed è abitata da specie che in zone analoghe si stanno facendo sempre più rare o addirittura sono in via di estinzione. Ospita complessivamente 62 specie di uccelli nidificanti, tra cui l’Astore (Accipiter gentilis), lo Sparviere (Accipiter nisus), la Pernice bianca (Lagopus mutus), il Gallo forcello (Tetrao tetrix) e la Coturnice (Alectoris graeca saxatilis). Il SIC è popolato anche da 4 specie di ungulati: il Cervo (Cervus elaphus), il Capriolo (Capreolus capreolus), il Camoscio (Rupicapra rupicapra) e lo Stambecco (Capra ibex).

La diversità floristica del SIC è elevata e non mancano elementi di pregio botanico; le specie vascolari che è possibile osservare sono più di 400 e, di queste, ben 37 sono ritenute molto rare a livello alpino e sono tutelate a livello internazionale. Tra le specie di particolare interesse ci sono Trientalis europaea, Aquilegia vulgaris, Trichophorum alpinum, Sparganium angustifolium e Linnea borealis.